DISCORSI SEMISERI DI TRE ANIME ERRANTI
Il tema del mese: OLIMPIADI
Al mare la televisione non andava, c’era un cavo che forse bisognava spostare ma non ce ne siamo preoccupati, e siamo stati quindici giorni senza notizie, senza leggere nulla nemmeno dal cellulare. E adesso forse non dovrei accettare di scrivere un pezzo sulle Olimpiadi, non ho visto niente, non ho seguito niente, e non ho nemmeno una cultura per vivere di rendita.
Però c’è qualcosa di cui vorrei raccontare: farò come a scuola quando non avevo studiato e lo stesso scrivevo per ore del nulla, e naturalmente chiunque si accorgeva che scrivevo del nulla ma io mi divertivo tantissimo e alla fine era un bel modo comunque di passare il tempo - solo che stavolta c’è qualcosa che voglio dire, anche se le Olimpiadi sono solo un pretesto.
Faccio parte di una chat di scrittori. Si chiama proprio così. Qualcuno ha pubblicato, qualcuno scrive per lavoro, qualcuno scrive solo la lista della spesa (ma la scrive da dio!); siamo scrittori, e va bene così. Io non sono parte attiva, leggo – spesso con ritardo – ma non intervengo praticamente mai, un po’ per timidezza, un po’ perché le cose da dire mi vengono in mente quando loro hanno già cambiato discorso sette volte; ma non abbandono, sono divertenti e sufficientemente stupidi a volte, sempre interessanti, mi regalano spunti di riflessione e opinioni diverse e intelligenti, e parlano di tutto. Di scrittura, di libri, di accenti e del senso della vita, di musica, di cibo, di sport. E si incontrano e mangiano e bevono e presentano libri e progettano matrimoni e sono belli, e sanno spiegare cos’è il fuorigioco; mille qualità, questi scrittori.
Le olimpiadi le ho seguite dai loro messaggi, la mattina con il programma della giornata, la sera fino a tardi con i risultati.
L’Elisa doveva decidere a che ora fare la pausa pranzo, e Alex la aggiornava sulle gare interessanti da seguire, in modo che si regolasse per non perderle. Lo trovavo un rituale molto dolce. Martina aspettava che le Olimpiadi finissero, qualcun altro forse non sapeva nemmeno che fossero iniziate. 
Seguivano curiosità sugli atleti e sulle squadre, infortuni, prove di coraggio e di forza, storie con la morale o anche senza. Soprattutto, seguivano messaggi con faccette e incoraggiamenti, tutti i giorni, e mi chiedevo ma caspita, ma quanto vinciamo? Ma le faccette e gli incoraggiamenti erano anche per gli altri, forse solo Edoardo ce l’aveva coi mangiabaguette, ma per il resto sono tutti molto sportivi – scherzo, naturalmente: ce l’hanno tutti coi mangiabaguette, ma c’è l’Elena che vive a Parigi e vogliono tenere buoni rapporti, se no lei fa finta di offendersi. 
Tra i mille messaggi, ogni tanto risbucava una vignetta di Chiellini che teneva fermo qualcuno per la maglia. Nella staffetta 4 x 100 abbiamo superato gli inglesi per un centesimo di secondo, e girava questo messaggio audio con il commentatore che diceva “vincono gli inglesi, vincono gli inglese… ah no, vincono gli italiani”. Meraviglioso. Chiellini non c’entrava, ovviamente, ma faceva ridere lo stesso, anzi faceva ridere ancora di più, quel ridere un po’ isterico di quando l’adrenalina ti fa sentire fortissimo.
Agli europei avevo tifato e sperato e gioito in compagni; alle olimpiadi anche, pur non avendo visto mezza gara. 
Volevo approfittarne per ringraziare gli scrittori: la vostra presenza è una garanzia, vi voglio molto bene.
Elena
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Il corpo umano non è fatto per restare fermo, ma per muoversi.
L'ho letto da qualche parte, e credo sia una grande verità. Certo, anche riposare è piacevole, ma lo è molto di più dopo aver svolto un'attività fisica, di qualunque genere.
Da ragazzo amavo cimentarmi in prove atletiche coi fratelli, nei campi dietro casa. Cronometravamo le nostre corse, i cento metri, i duecento, e i cinquanta (la ripresa).
Facevamo salti in lungo, salto triplo, salto in alto. Io ero sempre primo, d'altra parte sono primogenito (vincevo facile). Tuttavia, il mio più grande piacere era superare i miei record personali, come quella volta in cui, spiccando un salto in lungo fortunato, riuscii a raggiungere i quattro metri e dieci, infrangendo il muro psicologico dei quattro metri. Peccato che il record mondiale fosse più del doppio. Anche nei cento metri, sia io che i fratelli eravamo ammirati e frustrati quando confrontavamo i nostri tempi con quel diavolo di Carl Lewis che stava sotto ai dieci secondi: incredibile.
Le Olimpiadi mi hanno sempre affascinato, sarei stato intere giornate a guardarmi tutte le specialità. In realtà non l'ho fatto mai, ma è una di quelle cose che "se avessi tempo", "se ne avessi l'occasione", mi piacerebbe moltissimo fare. Qualche anno fa (cinque, se non sbaglio), guardavo la pallavolo maschile alla TV di un bar della spiaggia, lasciando così soli mio fratello e una ragazza che secondo me era interessata a lui. Ma non l'ho fatto per lui, più che altro per la pallavolo, sport che trovo meraviglioso (comunque, loro due si sono messi insieme).
Credo che tutti gli sport facciano bene, probabilmente quelli di squadra migliorano anche le nostre relazioni con gli altri, ma ho poca esperienza in merito. Forse i timidi si aprono un po', gli spavaldi si ridimensionano un po', ma non è detto. In ogni caso, credo che uno sport aiuti ad equilibrare sia il corpo che la mente. Quando ho un momento d'indefinita tristezza, scoglionaggine per meglio dire (non mi viene l'equivalente in italiano più "alto"), prendo la mountain bike, corro un paio d'ore per strade e boschi, e ritorno trasformato. Davvero: cambiano i miei pensieri, diventano più chiari e luminosi, e quasi non riconosco quel me stesso di prima. L'altra cosa sorprendente è che, quando pratico uno sport, mangio la quantità di cibo di cui il mio corpo ha bisogno; se invece non faccio niente, tendo a mangiare un po' di più, per noia o nervosismo.
L'altr'anno insieme a un amico ho attraversato in bici l'Appennino, da Portonovo di Ancona a Orbetello, in sei giorni. Abbiamo mangiato e bevuto con appetiti feroci, circa cinque pasti al giorno, ma al sesto giorno eravamo molto più in forma di quando eravamo partiti.
Un'altra cosa che mi affascina, oltre alla pallavolo, è perdermi dentro alla Decathlon. Allora, mi sembra che qualsiasi sport possa essere alla mia portata, basta acquistare l'abbigliamento corrispondente. Non ci avevate mai pensato, vero? Secondo me, l'inventore della Decathlon sì. Dopo aver comprato un paio di scarpe da jogging, sono certo che si perdano almeno due etti di grasso addominale, perché il nostro cervello ha già iniziato a correre. La realtà è più complessa, però posso garantire che, almeno nel caso della bici, per me ha funzionato: da quando mi sono comprato un po' di abbigliamento più fico per tutte le stagioni, ho preso ad andare in bici anche in inverno, e l'unico ostacolo che ancora mi blocca è la pioggia (ma ho pedalato anche sotto la neve).
Ci sarebbe molto altro da dire, ad esempio: che belle quelle App che ti dicono quanti passi e quanti piani hai fatto oggi. E quell'altra che ti fa il grafico del tuo peso corporeo, e scopri che se mangi la pizza la sera prima non è che pesi davvero un chilo e mezzo in più, è solo ritenzione idrica (non solo, onestamente).
Ci sarebbe da dire che con il lock down molte persone si sono messe a fare più sport di prima, qualcuno ha iniziato a correre a piedi o in bici, e vi racconto due aneddoti, prima di salutarvi e andare a pranzo.
Il primo: un tizio di Ferrara (mi sembra), quando non si poteva uscire di casa, ha percorso mezza maratona in terrazzo.
Il secondo: un ciclista di Montegaldella, quando non si poteva uscire dal comune, ha fatto trecento km senza mai varcare i confini comunali.
Io non sono arrivato a tanto, però, quando dicevano "in bici si può uscire dal comune solo per concludere il giro", partivo da Padova, e concludevo il giro passando per Selvazzano, Rovolon, Teolo, Cervarese, Saccolongo.
Ora, è davvero tutto. Auguro a tutti noi di trovare almeno uno sport del cuore, perché (ci ho pensato adesso) è un po' come un amico del cuore, ci fa respirare meglio e vivere con più serenità.
Emanuele
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Cala il sipario sulle olimpiadi e che olimpiadi...delle olimpiadi storiche per l’Italia!
Noi avevamo deciso di scrivere di olimpiadi ben prima di arrivare a 40 medaglie per l’Italia con 5 ori nell’atletica.
Olimpiadi per me sono da sempre sinonimo di emozioni forti e positive, di valori che lo sport sa esprimere, di sacrifici, di riscatti e di sogni. 
Ma non solo, se penso a oggi, ultimo giorno, penso anche al concetto di universalità, all’abbattimento di barriere, di pregiudizi e di confini. Anche se ognuno gareggia rappresentando la propria nazione con orgoglio, alla fine si festeggia tutti insieme abbracciando virtualmente tutto il mondo in una grande festa.
Quando segui le olimpiadi, non solo puoi godere delle straordinarie prestazioni dei partecipanti, ma vieni a conoscenza delle storie incredibili che hanno portato questi atleti alla più importante importante manifestazione sportiva internazionale. Per me la cosa più bella è sempre stata che ogni atleta, ogni sportivo, può sognare di poterci partecipare. Molto spesso, soprattutto nell’atletica, si sente di insegnanti di educazione fisica che gareggiano. A dimostrazione che non tutti gli atleti hanno delle vite incredibili o spettacolari, ma molti dei partecipanti possono essere i nostri vicini di casa o avere anche altre occupazioni o possono dedicarsi in modo esclusivo allo sport anche solo per un tempo limitato della loro vita.
Le olimpiadi hanno uno spirito e un fascino davvero unico. Non solo si riuniscono insieme atleti di tutti i cinque continenti anche dei più piccoli stati del mondo, ma vengono rappresentate moltissime discipline sportive.
"L'importante non è vincere, ma partecipare". Credo che sia un messaggio davvero importante emblema dello spirito olimpico, ben lontano da quello iper-competitivo di cui siamo circondati. Non più tardi di un mese fa, i calciatori arrivati secondi ai campionati europei di calcio hanno - in segno di disprezzo - tolto la medaglia appena consegnata nonostante il risultato di tutto rispetto e di cui andare più che fieri comunque conseguito.
Circa una settimana prima era stata disputata quella che i giornalisti hanno definito (in modo spregiativo e sminuente) “finalina” per il terzo - quarto posto della Coppa America tra Cile e Perù. Con atteggiamento opposto a quello appena descritto, con grande dignità, i giocatori del Perù - arrivati quarti - non solo hanno tenuto per tutta la premiazione e con orgoglio la propria medaglia, ma addirittura uno dei giocatori (un italiano diventato peruviano solamente da un anno perché nella nazionale italiano non era mai riuscito a farsi spazio) ha dichiarato: "Torneremo più forti. Sempre uniti e sempre ARRIBA PERU'".
Per fortuna, le olimpiadi sono piene di storie di atleti che solo per essere riusciti anche solo a partecipare sono molto orgogliosi. Basti pensare alle parole del centometrista Filippo Tortu, dopo la mancata ammissione alla finale, il quale ha dichiarato: “non sono soddisfatto, ma orgoglioso, ho raggiunto il mio punto più alto, la medaglia è un sogno”…e poi, sappiamo che, con caparbietà e passione, è anche riuscito a realizzato il suo sogno d’oro nella staffetta. Moltissimi atleti, indipendentemente dall’aver vinto medaglie, solo per aver partecipato alle gare olimpiche, si tatuano i cinque cerchi olimpici o si mettono al collo dei ciondoli che li raffigurano. Questo è il vero spirito olimpico e un insegnamento per tutti gli sportivi.
Da quando cinque anni fa, Gianmarco Tamberi, dopo aver dovuto rinunciare alle olimpiadi a causa di un infortunio, ha accompagnato i giornalisti Rai per commentare le olimpiadi, ho subito provato molta simpatia per lui. Una persona molto solare, spontanea ed entusiasta. Ebbene, non solo è ammirevole e lodevole, la tenacia con cui ha saputo risollevarsi e tener duro per (non quattro), ma ben cinque anni, per rincorrere il suo sogno, ma il suo oro è stato il più spettacolare e memorabile di tutti. È stato un oro ex-aequo con il suo rivale - ma anche amico - Mutaz Barshim, con il quale aveva condiviso una gara perfetta. Per altri non sarebbe stato facile accettare di non essere il solo numero uno, ma, probabilmente, la consapevolezza di essere arrivato lì dove voleva e che anche il suo amico lo meritava ha prevalso sull’egoismo e l’individualità. L’amicizia e lo spirito olimpico hanno avuto la meglio. Potrei raccontare tantissime altre bellissime, affascinanti e costruttive storie legate a queste olimpiadi, ma mi fermo qui. Tuttavia, voglio elencare tutti gli atleti italiani che hanno, anche solo partecipato alle olimpiadi. Li ammiro per la loro costanza, per la loro passione che li portano a tener duro e a continuare ad allenarsi per quattro (o, in questo caso particolare, anche cinque anni) in vista di un obiettivo che non sempre li avrà portati sui gradini del podio, ma che avrà portato loro tutta la soddisfazione e il meritato orgoglio per aver anche solo partecipato a questo evento così universale e sommo per uno sportivo.
Giulia
P.S. in questi giorni si stanno svolgendo le paraolimpiadi di cui non ho accennato perchè meriterebbero un articolo a parte. Le storie degli atleti paraolimpici sono ancora più incredibili e sono degli atleti d’acciaio per tutte le difficoltà fisiche e psicologiche che devono superare per arrivare a quella meta. Ho tantissima stima anche per loro e li ringrazio per regalarci tante emozioni e tante medaglie!
76 gli azzurri in Giappone. 
ATLETICA: Marcell Jacobs e Filippo Tortu (100 metri, 4×100), Davide Manenti (4×100), Lorenzo Patta (4×100), Hillary Wanderson Polanco Rijo (4×100), Eseosa Desalu, Antonio Baldassare Infantino (200 metri, 4×100), Davide Re, Edoardo Scotti (400 metri, 4×400, 4×400 mista), Vladimir Aceti, Lorenzo Benati, Matteo Galvan, Giuseppe Leonardi, Brayan Lopez (4×400, 4×400 mista), Yeman Crippa (5000, 10000 metri), Paolo Dal Molin, Hassane Fofana (110 ostacoli), Alessandro Sibilio (400 ostacoli, 4×400, 4×400 mista), Ahmed Abdelwahed, Ala Zoghlami, Osama Zoghlami (3000 siepi), Stefano Sottile, Gianmarco Tamberi (salto in alto), Claudio Michel Stecchi (salto con l’asta), Filippo Randazzo (salto in lungo), Tobia Bocchi, Emmanuel Ihemeje, Andrea Dallavalle (salto triplo), Leonardo Fabbri, Nicholas Ponzio, Zane Weir (getto del peso) - (Tamberi e Crippa), Giovanni Faloci (lancio del disco), Francesco Fortunato, Massimo Stano, Federico Tontodonati (20 km di marcia), Andrea Agrusti, Teodorico Caporaso, Marco De Luca (50 km di marcia), Yassine El Fathaoui, Eyob Faniel, Yassine Rachik (maratona), Anna Bongiorni (100 metri, 4×100), Vittoria Fontana (100 metri, 4×100), Zaynab Dosso (4×100), Johanelis Herrera (4×100), Irene Siragusa (4×100), Gloria Hooper (200 metri, 4×100), Dalia Kaddari (200 metri, 4×100) - (Siragusa, Hooper, Bongiorni e Fontana), Rebecca Borga, Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo, Alice Mangione, Petra Nardelli, Anna Polinari, Giancarla Trevisan (4×400, 4×400 mista), Elena Bellò (800 metri), Federica Del Buono, Gaia Sabbatini (1500 metri), Nadia Battocletti (5000 metri), Luminosa Bogliolo, Elisa Maria Di Lazzaro (100 ostacoli - nella foto), Eleonora Marchiando (400 ostacoli, 4×400, 4×400 mista), Linda Olivieri, Yadisleidy Pedroso (400 ostacoli), Rae D'Alie, Chiara Consolini, Giulia Rulli e Sara Madera, allenate da Andrea Capobianco, hanno centrato la qualificazione olimpica. Il tecnico dovrà portare quattro azzurre a Tokyo.
BASKET : la squadra azzurra ha staccato il pass per i giochi olimpici di Tokyo il 4 luglio 2021. Nella finale del torneo preolimpico di Belgrado gli azzurri hanno infatti battuto i padroni di casa della Serbia 102-95. L'Italia tornerà dunque a partecipare alle Olimpiadi, gioia che manca dall'edizione del 2004 quando gli azzurri vinsero una storica medaglia d'argento.
CANOTTAGGIO - Saranno 26 gli atleti che andranno a Tokyo. Due senza senior femminile: Kiri Tontodonati, Aisha Rocek. Doppio pesi leggeri maschile: Stefano Oppo, Pietro Willy Ruta. Due senza senior maschile: Giovanni Abagnale, Marco Di Costanzo. Quattro senza senior maschile: Matteo Castaldo, Bruno Rosetti, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino. Quattro di coppia senior maschile: Simone Venier, Andrea Panizza, Luca Rambaldi, Giacomo Gentili.
CANOA - Sette i partecipanti. Quattro nella velocità: Francesca Genzo (K1 200 - nella foto), Manfredi Rizza (K1 200), Samuele Burgo e Luca Beccaro (K2 1000). Tre pass individuali nello slalom: Marta Bertoncelli (C1), Giovanni De Gennaro (K1), Stefanie Horn (K1).
CANOTTAGGIO - Saranno 26 gli atleti che andranno a Tokyo. Due senza senior femminile: Kiri Tontodonati, Aisha Rocek. Doppio pesi leggeri maschile: Stefano Oppo, Pietro Willy Ruta. Due senza senior maschile: Giovanni Abagnale, Marco Di Costanzo - Quattro senza senior maschile: Matteo Castaldo, Bruno Rosetti, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino. Quattro di coppia senior maschile: Simone Venier, Andrea Panizza, Luca Rambaldi, Giacomo Gentili. Doppio pesi leggeri femminile: Valentina Rodini, Federica Cesarini. Quattro di coppia senior femminile: Valentina Iseppi, Alessandra Montesano, Veronica Lisi, Stefania Gobbi. Doppio senior femminile: Alessandra Patelli, Chiara Ondoli. Singolo senior maschile: Gennaro Di Mauro Riserve: Vincenzo Abbagnale, Luca Chiumento, Clara Guerra.
CICLISMO - Parteciperanno su strada 5 uomini (Alberto Bettiol, Damiano Caruso, Giulio Ciccone, Gianni Moscon e Vincenzo Nibali - nella foto) e 4 donne (Marta Bastianelli, Elisa Longo Borghini, Soraya Paladin e una tra Marta Cavalli e Tatiana Guderzo). Su pista 6 uomini (Simone Consonni, Filippo Ganna, che farà anche la cronometro, Francesco Lamon, Jonathan Milan, Elia Viviani e uno tra Liam Bertazzo e Michele Scartezzini) e 6 donne (Martina Alzini, Elisa Balsamo, Rachele Barbieri, Martina Fidanza, Vittoria Guazzini, Letizia Paternoster). Per la mountain bike: tra le donne Eva Lechner (nella foto) e tra gli uomini Luca Braidot, Nadir Colledani e Gerhard Kerschbaumer. Nella BMX Racing, Giacomo Fantoni.
GINNASTICA ARTISTICA - Da definire le 4 componenti della squadra femminile. Sono 3 invece i pass individuali: Ludovico Edalli (concorso generale), Marco Lodadio (anelli), Vanessa Ferrari ( corpo libero) Sono 3 invece i pass individuali: Ludovico Edalli (concorso generale), Marco Lodadio (anelli), Vanessa Ferrari (corpo libero).
GINNASTICA RITIMICA - In totale saranno 7 le azzurre a Tokyo. I posti sono tutti da definire: cinque per la squadra e due per l’all-around individuale. I pass individuali sono stati conquistati da Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri. Ma non è detto che entrambe vadano in Giappone. A decidere sarà la dt Emanuela Maccarani.
GOLF - Saranno Guido Migliozzi, Giulia Molinaro e Lucrezia Colombotto Rosso gli azzurri sul green di Tokyo. 
JUDO - Otto gli italiani a Tokyo: Francesca Milani (-48 kg), Odette Giuffrida (-52 kg), Manuel Lombardo (-66 kg), Fabio Basile (-73 kg - nella foto), Christian Parlati (-81 kg), Maria Centracchio (-63 kg), Alice Bellandi (-70 kg), Nicholas Mungai (-90 kg).
KARATE - Ecco i 5 atleti che andranno ai Giochi. Kata: Viviana Bottaro (nella foto), Mattia Busato. Kumite: Luigi Busà (-75 kg), Angelo Crescenzo (-67 kg), Silvia Semeraro (+61 kg)
LOTTA - Due le carte olimpiche: una nello stile libero 74 kg conquistata da Frank Chamizo (nella foto) e una nello stile libero 97 kg conquistata da Abraham de Jesus Conyedo Ruano
NUOTO - In vasca a Tokyo in 36. Saranno 15 le donne: Ilaria Bianchi, Martina Rita Caramignoli, Martina Carraro, Arianna Castiglioni, Ilaria Cusinato, Elena Di Liddo, Francesca Fangio, Sara Franceschi, Anna Chiara Mascolo, Margherita Panziera, Federica Pellegrini, Benedetta Pilato, Stefania Pirozzi, Simona Quadarella, Giulia Vetrano
NUOTO - Saranno 25 gli uomini: Domenico Acerenza, Stefano Ballo, Federico Burdisso, Giacomo Carini, Thomas Ceccon, Matteo Ciampi, Santo Yukio Condorelli, Gabriele Detti (nella foto), Marco De Tullio, Stefano Di Cola, Manuel Frigo, Nicolò Martinenghi, Pier Andrea Matteazzi, Filippo Megli, Alessandro Miressi, Gregorio Paltrinieri (in gara anche nel fondo), Alberto Razzetti, Matteo Restivo, Simone Sabbioni, Federico Poggio, Lorenzo Zazzeri
NUOTO DI FONDO - Tre gli italiani attesi nelle acque di Tokyo: Gregorio Paltrinieri (nella foto), Mario Sanzullo e Rachele Bruni, tutti in gara nella 10 chilometri. Paltrinieri gareggerà anche nel nuoto in vasca
NUOTO SINCRONIZZATO - Nove le azzurre in gara. Si tratta di: Beatrice Callegari, Domiziana Cavanna, Linda Cerruti, Francesca Deidda, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Gemma Galli, Enrica Piccoli, Federica Sala
PALLANUOTO - Tredici i convocati dal ct Sandro Campagna: Matteo Aicardi, Michael Bodegas, Marco Del Lungo, Francesco Di Fulvio, Vincenzo Dolce, Gonzalo Oscar Echenique, Niccolò Figari, Pietro Figlioli, Stefano Luongo, Gianmarco Nicosia, Nicholas Presciutti, Vincenzo Renzuto Iodice, Alessandro Velotto
PALLAVOLO - Il ct della Nazionale maschile, Chicco Blengini, e quello della Nazionale femminile, Davide Mazzanti, dovranno selezionare 12 componenti per squadra da portare in terra nipponica
PUGILATO - Quattro atlete azzurre alle Olimpiadi: Giordana Sorrentino (51 kg), Angela Carini (69 kg), Irma Testa (57 kg - nella foto), Rebecca Nicoli (60 kg)
SCHERMA - Sono 24 gli schermidori che andranno a Tokyo, 12 donne e 12 uomini. Fioretto maschile: Andrea Cassarà, Alessio Foconi, Daniele Garozzo. Riserva gara a squadre: Giorgio Avola; Fioretto femminile: Martina Batini, Arianna Errigo, Alice Volpi. Riserva gara a squadre: Erica Cipressa. Spada maschile: Marco Fichera, Enrico Garozzo, Andrea Santarelli. Riserva gara a squadre: Gabriele Cimini, Spada femminile: Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria. Riserva gara a squadre: Alberta Santuccio. Sciabola maschile: Enrico Berrè, Luca Curatoli, Luigi Samele. Riserva gara a squadre: Aldo Montano. Sciabola femminile: Martina Criscio, Rossella Gregorio, Irene Vecchi. Riserva gara a squadre: Michela Battiston.
SKATEBOARD - Tre i partecipanti. Due nel Park: Ivan Federico e Alessandro Mazzara. Una nello Street: Asia Lanzi.
SOFTBALL - Saranno quindici le azzurre che saranno convocate per Tokyo da Federico Pizzolini.
SOLLEVAMENTO PESI - Cinque i pass individuali: Davide Ruiu (-61 kg), Giorgia Bordignon (-64 kg), Mirko Zanni (-67 kg), Antonino Pizzolato (-81 kg), Maria Grazia Alemanno (-59 kg -).
SPORT EQUESTRI - Sei i partecipanti. Completo: Susanna Bordone, Stefano Brecciaroli, Vittoria Panizzon, Arianna Schivo. Salto ostacoli: Emanuele Gaudiano. Dressage: Francesco Zaza.
SURF - Un solo rappresentante azzurro sfiderà le onde nipponiche: sarà Leonardo Fioravanti 
TENNIS - I pass individuali toccano a Lorenzo Sonego, Fabio Fognini, Camila Giorgi, Jasmine Paolini e Sara Errani. Al posto di Jannik Sinner, che ha rinunciato al torneo olimpico, ci sarà Lorenzo Musetti. Anche Matteo Berrettini ha rinunciato all'ultimo a causa di un infortunio muscolare.
TIRO A SEGNO - Sette gli azzurri ai Giochi. Lorenzo Bacci e Marco De Nicolo (Carabina 3 posizioni), Sofia Ceccarello (Carabina 3 posizioni), Marco Suppini (Carabina 10 metri), Tommaso Chelli, Riccardo Mazzetti (Pistola automatica - nella foto), Paolo Monna (Pistola aria compressa 10 metri).
TIRO A VOLO - Sette gli italiani a Tokyo. In gara 3 atleti nel Trap: Jessica Rossi, Silvana Stanco e Mauro De Filippis. E 4 atleti nello Skeet: Diana Bacosi, Chiara Cainero, Tammaro Cassandro e Gabriele Rossetti
TIRO CON L’ARCO - Quattro arcieri alle Olimpiadi. Un posto nell’individuale maschile conquistato da Mauro Nespoli più la squadra femminile composta da tre atlete che dovrebbero essere Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e Chiara Rebagliati. Sono state loro a conquistare il pass olimpico.
VELA - Parteciperanno 9 atleti per 6 equipaggi: Elena Berta e Bianca Caruso (classe 470), Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (470), Silvia Zennaro (Laser Radial) Ruggero Tita e Caterina Banti (Nacra 17), Mattia Camboni (RS:X), Marta Maggetti (RS:X).
TAEKWONDO - Due i posti a Tokyo 2020. Vito Dell’Aquila ha conquistato un pass nella categoria -58kg, Simone Alessio (nella foto) nella categoria -80 kg.
TENNISTAVOLO - A Tokyo una sola rappresentante azzurra: è Debora Vivarelli.
TRIATHLON - Hanno staccato il pass per Tokyo in 5: Alice Betto Angelica Olmo, Verena Steinhauser, Gianluca Pozzatti e Delian Stateff.
TUFFI - Sei i qualificati per i Giochi: quattro donne e due uomini. Sono Noemi Batki, Elena Bertocchi, Sarah Jodoin Di Maria, Chiara Pellacani, Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci.
 
             
  



